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Le ultime paure di Osama Bin Laden, l’ex leader di Al Qaeda aveva ormai contratto una sorta di fobia delle “cimici”.
Le cimici, o per meglio dire le microspie che potevano essere installate dappertutto e soprattutto sulle persone, ecco perché Bin Laden aveva una tremenda paura di essere spiato in qualsiasi occasione e attraverso qualsiasi mezzo.
Le ultime lettere dell’ex leader di Al Qaeda sono state mostrate dalla Cia perché declassificate, si tratta di lettere che lo stesso Bin Laden riceve e spedisce ai suoi collaboratori, proprio nelle parole scritte si evince l’enorme timore di essere controllato.
In alcune di queste si legge testualmente: “Prima che Um Hamza arrivi qui e’ indispensabile che ella si lasci tutto dietro, compresi libri, vestiti, qualsiasi cosa abbia posseduto in Iran”, chiara fobia o semplice paura di essere spiato dai nemici, soprattutto dopo l’attentato alle Torri Gemelle.
Poi in altre missive addirittura spiega come sono fatte le microspie e dove possono essere installate, lo leggiamo qui: “Alcune microspie, sono cosi’ piccole che potrebbero essere inserite in una siringa ed e’ possibile infilarle in una delle cose che si portano con se”.
Bin Laden faceva controllare anche la moglie e soprattutto aveva cominciato a destare l’attenzione anche dei suoi collaboratori che in alcune missive si chiedevano: “Come possiamo comunicare con i fratelli in Algeria, Iraq, Yemen e Somalia”.
Dunque questa paura di essere intercettato aveva colpito anche i più stretti collaboratori che giustamente chiedevano allo stesso leader, se e come era possibile dunque dialogare con gli altri.
