Moltissime volte ci capita di esprimere un concetto senza scrivere una frase per intero, ma usando semplicemente uno dei tanti divertenti simboli disponibili sulla tastiera del nostro smartphone; per tale motivo, la parola dell’anno 2015 non è una parola, ma per la prima volta nella storia è una faccina:
l’Oxford Dictionary ha deciso di incoronare parola più usata dell’anno un’emoji che ha battuto i vocaboli “Brexit” , “rifugiato” e “sharing economy”; si tratta della famosissima “faccia che piange”, l’emoticon che ride fino alle lacrime che spesso mandiamo al posto di una risata durante una chat.
Il motivo alla base di tale riconoscimento è che questo pittogramma “riflette meglio l’ethos, l’umore e le preoccupazioni del 2015”, e per questo si è meritata un titolo così speciale. Oxford Dictionary, per prendere tale decisione, si è consultata con una società specializzata in tecnologia mobile (SwiftKey) che ha fornito i dati sulle faccine più utilizzate;
il “volto che piange dalle risate” rappresenta il 20% dei simboli inviati dai britannici e il 17% per gli statunitensi. La stessa parola “emoji” è stata introdotta nel linguaggio comune e nei dizionari.