Il buco nero che viene osservato da telescopi spaziali è molto attivo e sta divorando tutta la materia vicina. Tante le immagini che arrivano sulla Terra del buco nero che ingoia materia.
”La gravità del buco nero accelera la materia a velocità vicine a quella della luce, raggiungendo temperature elevatissime’‘, ha detto Pietro Ubertini, dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (Iaps) dell’Inaf.
Le notizie sulla coppia più ‘brillante’ della Via Lattea sono state diffuse dei Telegrammi Astronomici (Atel).
L’oggetto luminoso è da una stella V404 Cygni, grande quanto il Sole, e dal buco nero GS2023+338, di massa dieci volte superiore a quella del Sole.
Scoperta 25 anni fa dal satellite giapponese Ginga, ”ma poi si è ‘spenta’ ed è rimasta così per oltre 20 anni”, ha detto Ubertini. ”Solo la settimana scorsa – ha aggiunto – Swift ha visto un’emissione molto forte e ha dato l’allerta”.
Il satellite è stato lanciato nel 2004 dalla Nasa, realizzato in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Consiglio britannico per le ricerche di Astronomia e Fisica delle particelle (Pparc).
Swift il telescopio spaziale ha lanciato l’allerta, ed Integral, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha dimostrato che il ‘super-buco nero’ è unico.
Con lo strumento Ibis, specializzato nel rilevare i raggi gamma e del quale è responsabile Ubertini, è stato possibile osservarlo.
La coppia formata dal buco e nero e dalla sua compagna, è l’oggetto cosmico 50 volte più ‘brillante’ rispetto agli oggetti mai osservati, come la pulsar che si trova nella nebulosa del Granchio e il buco nero Cygnus X-1.