Pare proprio che le creme solari siano in grado di massacrare le barriere coralline, un particolare elemento presente in questo tipo di creme, altera infatti il DNA dei coralli marini, rischiando addirittura di distruggere l’ecosistema di determinate zone del nostro pianeta.
Secondo una ricerca scientifica pubblicata sulla famosa rivista internazionale Archives of Unvironmental Contamination & Toxology, si è scoperto che il benzofenone-3, contenuto nelle creme di cui sopra, è estremamente nocivo per la flora marina delle barriere.
Questa sostanza viene in qualche misura scaricata a mare dalle spiagge affollate di bagnanti che non hanno niente di meglio da fare che riempirsi di queste creme e poi farsi il bagno. Micidiale.
La sostanza provoca addirittura gravi deformazioni morfologiche in certi coralli, danneggiando gravemente il loro DNA, fino alla morte del corallo stesso.
Il celebre dottor Craig Down, coordinatore della ricerca, ha affermato che bisogna considerare seriamente l’uso di certi prodotti nelle isole e nelle aree in cui la conservazione delle barriere coralline costituisce un tema fondamentale.
Si stima che ogni anno si riversino in zone con barriere coralline oltre 10mila tonnellate di lozioni solari, una quantità semplicemente spaventosa.
Ma a questo punto come faranno i bagnanti, per evitare la distruzione dei coralli?
Preferiranno scottarsi? Non andranno più in spiaggia? Questione veramente difficile da risolvere. Ai posteri l’ardua sentenza.