La crisi economica è presente in italia da diversi anni ma ancora il paese non riesce a trovare una soluzione per uscirne. Intanto l’Inps ha pubblicato dati interessanti sul lavoro che mostrano dei miglioramenti:
- confrontando il primo quadrimestre del 2015 con quello del 2014, si è verificato un aumento delle assunzioni a tempo indeterminato (+155.000) e dei contratti a termine (+45.000) mentre un calo delle assunzioni in apprendistato (-11.000). Il totale delle assunzioni è pari a 188.000 unità;
- facendo sempre riferimento allo stesso periodo, le cessazioni a tempo indeterminato sono state il 4,2% in meno rispetto a quelle del primo quadrimestre del 2014 e, andandole a sommare con quelle degli apprendisti e dei rapporti a termine, si ricava un totale di cessazioni pari a 1.460.000;
- concentrando, invece, i cambiamenti nelle assunzioni sulle singole regioni, si può notare un incremento delle assunzioni a tempo indeterminato in Friuli (+75%), Umbria (+59%), Marche (+50%), Piemonte (+48%), Emilia Romagna (47%), Trentino (+41%), Veneto (+40%), Liguria (+39%), Sardegna (+38%), Lombardia (+34%) e Toscana (+34%). Analizzando questi ultimi dati si può intuire che, ancora una volta, il Sud Italia è una zona che i governi trascurano da anni; ma quando si promuoveranno iniziative per attivare uno sviluppo lavorativo anche nelle regioni meridionali?