Big Eyes è una storia bellissima, di quelle che, guardando il film, sembrano quasi insegnare una morale: ed è davvero così, la morale c’è, con un particolare da non dimenticare; questa è una storia vera, non è una favola di Fedro.
Tim Burton ha voluto raccontare una vera storia questa volta, così intricata da sembrare un copione ma così paradossale da essere, invece, reale.
Il film, al cinema in questi giorni, sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico e tutti si stanno documentando su Margareth Keane e sui suoi quadri che segnarono un’epoca anche se, purtroppo, inizialmente nessuno seppe la verità perché i quadri vennero firmati da suo marito, un uomo che la convinse a cedere a lui tutti i meriti perché altrimenti, se a firmarli fosse stata lei, una donna, non avrebbero avuto di certo successo. Errore, grandissimo maschilista errore.
Grazie a questo film e al processo che li vide come protagonisti, ora fortunatamente conosciamo invece la vera storia e il vero nome di chi dipinse i quadri dai grandi occhi… perché, come la stessa artista disse, gli occhi sono lo specchio dell’anima, e non possono mentire.