Una marea di critiche ed un caso mediatico che ha subito mosso il popolo del web, quello che è accaduto al famoso colosso delle vendine online Amazon.
La piattaforma infatti tra i tantissimi prodotti in vendita, metteva a disposizione anche i costumi per il prossimo carnevale, tra questi ha fatto capolino un costume per “piccoli profughi” per maschietto e femminuccia.
Il momento attuale e la gravità della situazione in questo periodo storico, ha fatto scattare la protesta non solo degli utenti ma di associazioni come la Caritas, attraverso le parole di Olivero Forti che definisce “vergognoso e da stigmatizzare” il messaggio commerciale in se.
Amazon dal canto suo si è difesa prima di tutto rimuovendo i costumi “incriminati” dal proprio catalogo e successivamente spiegando che il portale gestisce anche le vendite da parte di terzi, ovvero altri magazzini, ma la piattaforma aveva già precedentemente risposto alle critiche, precisando anche che tali costumi, come era ben visibile dalle immagini, ricalcavano i vestiti dei profughi nell’epoca della seconda guerra mondiale.