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Una pietra miliare del cinema italiano, un attore mai dimenticato e sempre attuale, praticamente un pezzo di storia non solo del cinema italiano ma anche dell’Italia in se, con tutti i suoi vizi, le sue virtù e i suoi problemi.
Lunedì 15 giugno avrebbe sento 95 candeline, purtroppo venne a mancare al suo pubblico nel febbraio del 2003 ma nonostante siano passati gli anni resta nel cuore degli italiani e non solo, parliamo di Alberto Sordi.
Oggi a oltre 12 anni dalla sua morte è stato presentato il progetto di far diventare la villa di Alberto Sordi un museo aperto al pubblico, progetto presentato da una delle fondazioni che porta il nome dell’artista.
In questa villa Albertone visse dal 1958, fino al giorno della sua morte e in quella grande casa è vissuta anche sua sorella Aurelia, scomparsa lo scorso ottobre. Ancora non ci sono delle notizie sicure e precise su quando gli ammiratori del grande attore romano, potranno passeggiare nelle tante stanze di questa grande villa che si trova in Piazzale Numa Pompilio.
Le persone che lo hanno conosciuto, hanno raccontato che Sordi teneva molto alla sua casa e agli innumerevoli oggetti di valore custoditi con amore e passione. Carlo Verdone, ha raccontato che Alberto non apriva le persiane per timore che i suoi quadri potessero rovinarsi con la luce del sole.
Ma l’idea che la villa di Sordi potrebbe diventare un museo non piace a tutti e pensano che il per carattere dell’attore un’intrusione nella sua casa, tra i suoi ricordi più intimi e personali forse non gli sarebbe piaciuta.
