È nato 22 giorni fa, il piccolo Zain, nato in un ospedale di Toronto grazie alla tecnica delle cellule staminali.
Zain Rajani è nato grazie ad un team di medici che hanno utilizzato delle cellule staminali per rinvigorire gli ovuli materni.
Studiando l’infertilità femminile, i medici hanno capito che molte pazienti hanno ovuli più deboli che non vengono fecondati.
La nuova tecnica utilizza cellule staminali di ovuli sani che non sono ancora sviluppati per “ringiovanire” quelli invece che sono più anziani.
Nel mese di maggio del 2014 la 34enne Natasha Rajani, madre del piccolo Zain, ha subito un prelievo di un campione di tessuto ovarico.
I ricercatori del centro OvaScience hanno individuato i mitocondri dalle cellule staminali ed estratti tessuto prelevato, poi li hanno inseriti negli ovuli più deboli. Infine è stata eseguita la fecondazione in vitro con lo sperma del marito della donna.
Questo metodo è vietato negli Usa dove è considerato una forma di terapia genetica.