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Roma, Casapound e residenti contro i profughi

Sulla Cassia si sono verificati nei pressi della struttura di Casale San Nicola scontri e blocchi stradali.

Casapound ha raccolto decine di residenti che si sono scontrati con la polizia schierata in assetto antisommossa.
Sono rimasti feriti quattordici poliziotti, fa sapere la Questura di Roma dopo che sono terminate le operazioni di trasferimento dei cittadini stranieri.

Due gli arresti, oltre una denuncia e 15 persone identificate sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti.
Ci sono alcuni filmati da visionare per ricostruire la dinamica dei fatti e verificare eventuali responsabilità di singoli.

La procura di Roma avvierà un’inchiesta per fare luce sugli incidenti. “Le operazioni, iniziate la mattina presto sotto il controllo delle forze dell’ordine, sono da subito risultate difficoltose, per l’ingerenza di elementi estremisti che hanno tentato di dissuadere gli ospiti”, ha fatto sapere la Questura di Roma.

In occasione dell’arrivo presso la struttura il convoglio, scortato dalle forze dell’ordine è stato bloccato da appartenenti al Comitato di quartiere, spalleggiato anche da elementi esterni”.
La ricostruzione fatta da Casapound è la seguente: “sono arrivati i blindati delle forze dell’ordine, mentre i residenti con le braccia alzate dicono ‘no ai profughi
‘”.

Casapound aggiunge che “le 250 famiglie del piccolo comprensorio tra la via Braccianese e la Storta, al confine tra XIV e XV Municipio, ritengono non solo l’edificio e la zona, molto isolata, inadeguate all’accoglienza; ma temono anche che l’arrivo di cento migranti su una popolazione di poco piu’ di 400 persone finisca col diventare una vera e propria ‘invasione’, ingestibile dal punto di vista della sicurezza”.

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