Bruxelles riconosce la certificazione Indicazione geografica protetta alla piadina romagnola che si affianca agli altri prodotti italiani.
La quota di export per l’Italia è intorno al 10% della produzione totale, pari a 11.300 tonnellate.
Adesso ci sarà un tour promozionale tra Berlino, Parigi, Londra e Madrid. Dopo un periodo di lotte la Commissione europea ha riconosciuto al prodotto alimentare romagnolo la sua certificazione.
Germania, Francia, Svizzera e gli Stati Uniti sono mercati che annoverano tra le proprie importazioni, anche la piadina.
«Negli ultimi anni abbiamo rilevato un forte incremento della registrazione del marchio – conferma il direttore del Consorzio, Paolo Migani – e adesso il nostro primo obiettivo è quello di salvaguardare e promuovere un prodotto che vanta una spessa tradizione con una campagna di informazione, sia in Italia sia all’estero».
Il Consorzio è costituito da 23 aziende e realizza un fatturato che supera i 27 milioni di euro.
Il prodotto confezionato è venduto alla grande distribuzione nel 76% in tutta Italia, soprattutto nelle regioni del Nord, che sono presenti con oltre il 60% delle vendite. Il Consorzio sarà presente all’Expo 2015 con la Regione Emilia Romagna.
A Parigi sarà presente al Sial che è una manifestazione francese dell’industria agroalimentare e a Parizza, il salone dedicato alla pasta e alla pizza.