Big Eyes, oggi al cinema, promette di fare uno sfracello di incassi per due semplici motivi: è un film di Tim Burton quindi reso particolare da un’atmosfera e da un colore narrativo tutto particolare e “fiabesco” e, secondo motivo, è una storia vera… Big Eyes è il più grande bluff di natura recente a noi conosciuto; Big Eyes è una bugia, è la difficoltà di essere donna, in un mondo per lo più maschilista che vedeva ancora le donne, nell’epoca di ambientazione del film, di un grado inferiore agli uomini.
Big Eyes parla infatti di una donna che per tutta la sua vita dipinse visi con gli occhi grandi e li fece firmare a suo marito perché quest’ultimo le aveva fatto credere che solo in quel modo, cioè mentendo e facendoli risultare come opere di un uomo, avrebbero avuto successo e avrebbero venduto. E questo accadde. Solo una domanda rimane però: davvero non sarebbe andata allo stesso modo se lui avesse fatto firmare i quadri alla moglie?
Alla fine del film, che parla di un fenomeno artistico che durò oltre 10 anni, la protagonista riesce in tribunale a dimostrare all’America e al mondo intero di essere lei l’autrice dei quadri con gli occhi grandi, disegnandone uno in meno di un’ora.