Il procuratore torinese, Raffaele Guariniello ha formulato due ipotesi a carico di ignoti, omissione di cure e lesioni colpose.
I costi sostenuti dalla Regione Piemonte per il Sofosbuvir che è il medicinale per l’epatite C.
Questo superfarmaco è in commercio da circa un anno, e serve il trattamento della malattia, le percentuali arrivano a toccare punte di 99%.
Il costo è elevato, circa 40mila euro. L’ipotesi a cui sta lavorando la procura torinese e Guariniello, è che le Regioni non avrebbero ricevuto dallo Stato i fondi necessari. Con questi fondi si potevano offrire le terapie a tutti i pazienti che ne avessero avuto bisogno.
In Piemonte i casi di epatite C sono circa duemila. L’inchiesta torinese porta ancora avanti una lunga contestazione sui costi del medicinale.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha trattato con le aziende che producono il medicinale che a questo punto sarebbe a disposizione solo dei ricchi.