Tutti coloro che fanno parte di Anonymous si dicono pronti a fare una vera e propria guerra a i Guardians of Peace che hanno attaccato alcune settimane fa la Sony, obbligandola a bloccare l’uscita del film “The Interview”. Gli attivisti di Anonymous infatti si sono offerti di distribuire loro il film prendendo la sua non uscita come un attacco alla libertà: “Perché dovremmo fermare la sua proiezione? Solo perché un dittatore non vuole?”
Questo attacco cyber-terroristico ha da poco fatto, tra l’altro, avere pesanti parole anche tra il presidente Obama e i dirigenti della Sony, accusati dal presidente di non averlo coinvolto e interpellato nella decisione di bloccare l’uscita del film. I dirigenti però avrebbero risposto di aver provato a chiamare la Casa Bianca, che non avrebbe risposto al loro appello.
Adesso però ci penseranno i difensori del diritto di informazione a rimettere le cose a posto.