La medicina continua a fare passi in avanti nella ricerca: l’ultima novità riguarda il settore dei trapianti. infatti in questi giorni in Gran Bretagna è stato effettuato il primo trapianto di un cuore morto, ovvero che aveva smesso di battere da un bel po’.
Questa nuova procedura è stata effettuata su un 60enne, Huseyin Ulucan, che dopo il successo dell’operazione ha dichiarato:
“Prima della chirurgia riuscivo a malapena a camminare ed, invece, ora man mano che passano i giorni mi sento sempre più forte“.
Fino a diversi mesi fa il trapianto veniva fatto utilizzando un cuore proveniente da persone in morte cerebrale, mentre con questa nuova tecnica tutto cambia: il cuore prelevato è completamente morto e, prima di essere utilizzato per il trapianto, viene inserito in una scatola che consente di rianimarlo cinque minuti dopo la morte e di alimentarlo successivamente con sangue e sostanze nutritive particolari, mantenendolo sempre ad una temperatura corporea.
I vantaggi di questo nuovo metodo sono vari ma il più importante è che in questo modo il numero dei cuori disponibili aumenterà del 25%, permettendo all’offerta di avvicinarsi maggiormente alla domanda di organi.