E’ una vera e propria guerra quella portata avanti contro il film di Ridley Scott intitolato “Exodus: Dei e Re”. Per chi decide di non dare il permesso alla pellicola di girare nel proprio paese la motivazione è solo una: il film sarebbe di parte, impreciso sul lato storico e, cosa più grave, sarebbe di chiara matrice sionista.
Già il ministro dei Beni Culturali in Egitto aveva detto che nel film, da lui precedentemente visionato, c’erano incongruenze storiche, e che era dato un merito inesistente agli Ebrei, e cioè quello di aver costruito loro le piramidi, quando, invece, le stesse erano state costruite centinaia di anni prima.
Dunque già tre paesi si rifiutano di non far proiettare nei loro cinema questo controverso film, quasi si sia attivata una silenziosa guerra senz’armi contro tutto ciò che è americano, partita dall’attacco hacker nordcoreano che ha quasi messo in ginocchio la Sony.