Mia Martini ci ha salutato il 12 maggio 1995. Sembra ieri quando Mimì cantava ancora con la sua voce graffiante canzoni come Almeno tu nell’universo, o anche successi precedenti, come Padre davvero, dedicata a suo padre.
Tanti i successi di Mimì, e come tanti grandi artisti, rivalutata più dopo la morte che quando era in vita, tante le maldicenze, tante ne ha passate, ma tanto ci lascia.
La sua è stata una vita difficile che ha lasciato a soli 47 anni. Lei ha comunque avuto al suo fianco, un uomo Ivano Fossati che l’ha resa felice, con il quale ha avuto un amore contrastato raccontato nel brano, La costruzione di un amore.
La costruzione di un amore
spezza le vene delle mani
mescola il sangue col sudore
se te ne rimane
La costruzione di un amore
non ripaga del dolore
è come un’altare di sabbia
in riva al mare
La costruzione del mio amore
mi piace guardarla salire
come un grattacielo di cento piani
o come un girasole
Ed io ci metto l’esperienza
come su un albero di Natale
come un regalo ad una sposa
un qualcosa che sta lí
e che non fa male
Mimì muore da sola nella sua casa con le cuffie sulle orecchie. Muore sola, ritrovata dopo 48 ore dalla morte nella sua casa di Varese. La Procura di Busto Arsizio apre un’inchiesta ed il referto del medico legale è morte per arresto cardiocircolatorio.
Al Festival di Sanremo del 1982 canta E non finisce mica il cielo, e vince la kermesse sonora. Alle 16.30 ora del funerale tutte le radio hanno trasmesso la sua canzone, Almeno tu nell’universo.
Sulla bara la bandiera del Napoli, squadra del cuore di Mimì.