Dopo l’allarme ebola, nel mondo potrebbe verificarsi la diffusione di un nuovo pericolo per l’uomo considerato dagli scienziati mortale al 50%.
Ieri 1 marzo il quotidiano statunitense USA Today ha comunicato che un batterio mortale è sfuggito a novembre dal laboratorio di biocontenimento del Tulane National Primate Research Center, situato nelle vicinanze di New Orleans (Louisiana).
Si tratta del batterio Burkholderia pseudomallei che contamina l’uomo e gli animali attraverso il contatto con acqua e suolo infetti, l’ambiente in cui il microrganismo vive e si sviluppa. Questo contatto produrrebbe varie infezioni, in particolare infezioni polmonari, cutanee e genitourinarie.
Dopo la notizia, tutti si sono chiesti come possa essere avvenuto un simile incidente: secondo le testimonianze dei dipendenti del laboratorio, la contaminazione sarebbe avvenuta su quattro macachi che sono stati visitati contemporaneamente con il batterio e forse una distrazione ha provocato questo inconveniente.
Intanto la struttura di ricerca cerca di capire cosa non ha funzionato durante i controlli e assicura che non c’è nessun pericolo per l’uomo.