In un mondo dove la tecnologia è padrona di tutto ed è presente nella nostra vita in maniera massiccia, si torna a parlare di scienza e soprattutto di gambe bioniche.
Per molte persone che hanno visto amputare i loro arti inferiori questa rappresenta una vera salvezza e una speranza: finora sono state solo 11 le persone che hanno scelto di utilizzare questa gambe bioniche presso la Fondazione Don Gnocchi di Firenze.
Il tutto è partito nel 2012 da Maria Chiara Carrozza che ha dato il via al progetto divenuto oggi realtà: le gambe sono realizzate grazie ad un insieme di varie tecnologie che permettono a molte persone, soprattutto agli anziani con le gambe amputate, di provare la gioia di ritornare a camminare.
Tra pochi anni quello che era un progetto ed è ora in fase di test diventerà accessibile a tutti e persino messo in vendita.
A questo progetto hanno collaborato diverse unità, molte delle quali estere, ma il risultato vale l’impegno.