Quando si parla di anziani, è inevitabile la connessione con i farmaci: c’è quello per il colesterolo, quello per la prostata, quello per la pressione e per il diabete e tanti altri ancora.
Ecco che salta fuori il problema di come gestire l’alto numero di farmaci che un anziano è costretto a prendere nell’arco di una giornata: infatti, come risulta da appositi registri, 6 anziani su 10 subiscono gli effetti di prescrizioni sbagliate, la maggior parte delle volte esagerate rispetto all’effettivo bisogno. Dopo un ricovero ospedaliero, un anziano su cinque ritorna in ospedale a causa degli effetti collaterali indesiderati, dovuti proprio ad una prescrizione sbagliata. In effetti, si prescrivono con facilità antidepressivi e gastroprotettori, ma non si presta attenzione, per esempio, agli antitrombotici.
Da ciò si evince che una prescrizione più corretta dei farmaci ridurrebbe del 10-15% i ricoveri ospedalieri, oltre al vantaggio di ridurre notevolmente anche i costi delle terapie che oggi hanno raggiunto la quota dei 16 miliardi di euro.